Il colpo di frusta: cosa succede effettivamente dopo un tamponamento?
“Dottore ieri ho fatto un incidente stradale e ora mi fa male il collo e durante i cambi di posizione mi gira la testa e ho la nausea.”
Questa è la tipica frase che mi sento riferire dai pazienti in ambulatorio di Pronto Soccorso.Molto spesso i pazienti devono attendere qualche ora prima di essere visitati se non c’è un’urgenza e se vengono classificati al triage come codice bianco.
In effetti per un Pronto Soccorso il problema è abbastanza “banale”, quando sei abituato a trattare casi nettamente peggiori la soluzione può sembrare semplice.Ciò che molti colleghi dimenticano è quanto invalidante può risultare per il Paziente, che, disorientato, non ha la minima idea di come procedere se non seguire la banale cura farmacologica consigliata e probabilmente indossare un collare morbido più fastidioso che efficace.
Il collare molto spesso non da nessun beneficio e non trova una reale evidenza scientifica.La sintomatologia infatti non insorge direttamente dopo il trauma in maniera brusca ma tendenzialmente segue un andamento lento per raggiungere il culmine dopo 24/36 ore dal trauma. “Ora dottore mi sembra quasi di sentire un rumore continuo nella testa quando mi abbasso..”
Questa può essere una frase che può far pensare a patologie più complesse come l’ematoma, tuttavia se c’è questo presupposto clinico verrà eseguita seduta stante una tac del cranio.Nella maggior parte dei casi questi traumi vengono dimessi con sette giorni di prognosi.Questo però è lontano dall’essere la realtàQuello che è importante è capire come funziona il corpo umano per dare un tempo per le dovute riparazioni e gli aggiustamenti che si devono mettere in moto per ritornare alla situazione originale.Molto spesso questa patologia può richiedere del tempo per sistemarsi e di solito la figura più indicata se non ci sono lesioni importanti, è il fisioterapista
La fisioterapia avrà un momento più dolce iniziale fino ad arrivare a un periodo dove si aumenteranno i carichi per tornare a movimentare il collo nella maniera più naturale possibile.Questo può richiedere fino a due o tre mesi dopo l’incidente stradale.Fondamentale poi è conoscere se la strada generi paura al paziente dopo l’incidente.Il nostro obiettivo come ortopedici e quello di trattare il paziente come una macchina pensante con emozioni.La terapia farmacologica si focalizzerà essenzialmente sulla gestione dello spasmo muscolare. Molto spesso non sono necessari antinfiammatori che però funzionano da antidolorifici. Farmaci invece che agiscono sulle vertigini non daranno il risultato sperato in quanto l’agente causale è basato appunto sulla contrazione erronea del muscolo.Miorilassanti come eperisone e tizanidina possono funzionare molto bene in questa fase.Sono il dottor Lombardini e mi occupo di chirurgia vertebrale.
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