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Il disco intervertebrale, situato tra una vertebra e l’altra, funge da ammortizzatore della colonna vertebrale, riducendo gli stress che si accumulano sui segmenti vertebrali. Questi dischi, formati da un anulus fibroso esterno rigido e un nucleo polposo interno idrofilo, permettono anche un’ampia mobilità della colonna. Tuttavia, con il tempo, la capacità del nucleo polposo di trattenere acqua diminuisce, portando a una degenerazione che causa sintomi come rigidità mattutina, dolore e limitazione dei movimenti.

La risonanza magnetica (RM) è l’esame di riferimento per studiare queste degenerazioni e valutare le strutture nervose adiacenti. Una classificazione comunemente usata dai radiologi e dai chirurghi vertebrali è la classificazione di Pfirrmann, che suddivide la degenerazione del disco in cinque gradi:

  • Grado 1: Disco sano con netta divisione tra anulus e nucleo, altezza mantenuta.
  • Grado 2: Disco differenziabile ma con lievi segni di degenerazione, altezza mantenuta.
  • Grado 3: Perdita della struttura omogenea, distinzione tra anulus e nucleo meno chiara, altezza normale o lievemente diminuita.
  • Grado 4: Disco non omogeneo con segni scuri, perdita di distinzione tra anulus e nucleo, altezza ridotta.
  • Grado 5: Disco collassato, altamente degenerato con nessuna distinzione tra le strutture interne, corpi vertebrali in contatto.

Questa classificazione, però, è solo un punto di partenza e non può essere l’unico indicatore della presenza di dolore. La correlazione tra le immagini e i sintomi clinici è complessa: molti pazienti mostrano alterazioni significative senza provare alcun dolore. Infatti, l’esperienza e la competenza del chirurgo vertebrale sono fondamentali per identificare la vera causa del dolore e decidere se adottare un trattamento conservativo o chirurgico.

L’approccio conservativo, come primo step, può includere fisioterapia e farmaci. Se il dolore persiste o peggiora, si valuta l’intervento chirurgico. La scelta del trattamento migliore richiede un’accurata correlazione tra i sintomi del paziente e i risultati degli esami di imaging. Rivolgersi a specialisti qualificati è essenziale per una diagnosi accurata e una terapia efficace.

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Dopo 2 mesi - Artrodesi lombare

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