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Quante volte ho sentito pazienti chiamarmi per segnalare la presenza di acqua nel ginocchio! Questo problema è noto come idrarto.

L'idrarto si manifesta con la formazione di liquido nel ginocchio, che provoca dolore a causa della pressione esercitata sulla capsula articolare. La capsula è una struttura che protegge la cartilagine, elemento essenziale delle articolazioni. La cartilagine, non essendo vascolarizzata, riceve nutrimento attraverso l'osmosi, e quando viene danneggiata, può innescare la produzione di liquido.

Cosa fare se si ha l'acqua nel ginocchio?

In presenza di idrarto, è fondamentale indagare sulle possibili cause. Il liquido è spesso asettico, ma in condizioni predisponenti come il diabete o l'iperuricemia, possono esserci segnali di allarme. Prima di tutto, è necessario capire se il problema è originario dell'articolazione del ginocchio o se è causato da problematiche alle radici del plesso lombare.

Trattamento: Artrocentesi e indagini radiografiche

Il trattamento dell'idrarto prevede l'artrocentesi, ovvero lo svuotamento della capsula articolare, insieme a indagini radiografiche per calcolare l'asse anatomico e meccanico degli arti inferiori. È inoltre consigliabile fare esami del sangue per escludere patologie reumatiche che potrebbero aggravare il problema.

Fattori trasversali da considerare

È importante escludere patologie come l'artrosi, l'artrite reumatoide o l'artrite psoriasica. Queste condizioni possono rimanere subcliniche, senza sintomi evidenti, ma devono essere valutate attentamente per una diagnosi accurata.

La prevenzione è la chiave

Prima di intervenire chirurgicamente, è essenziale comprendere il problema. La prevenzione è la base: allenarsi in modo costante, seguire una dieta adeguata e adottare uno stile di vita sano possono prevenire l'usura della cartilagine.

Quando l'operazione diventa necessaria

Se le terapie farmacologiche non riescono a gestire l'idrarto, si può ricorrere a un rivestimento cartilagineo o a una protesi di ginocchio. Il recupero con il metodo Fast Track consente al paziente di camminare già il giorno dopo l'intervento, accelerando la guarigione e riducendo il rischio di complicazioni come la tromboembolia polmonare.

Camminare dopo l'intervento

Dopo un intervento di protesi di ginocchio, è consigliabile praticare la camminata nordica (Nordic Walking), che aiuta a riallineare la postura e rinforza la muscolatura dorsale, riducendo il carico sulle articolazioni degli arti inferiori.

La prevenzione e la cura quotidiana sono la vera chiave per la salute delle articolazioni!

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Testimonianze Video

Igor - Frattura riabilitata on line

Eva - non camminavo più

Dopo 2 mesi - Artrodesi lombare

Michele - artrodesi posteriore

Elisabetta - correzione di scoliosi

Maria - ferma da più di un anno


LE PATOLOGIE CHE TRATTO

RACHIDE CERVICALE

  • Discopatia cervicale
  • Ernia del disco cervicale
  • Mielopatia cervicale
  • Spondilosi cervicale
  • Spondilolistesi cervicale
  • Stenosi cervicale
  • Radicolopatia cervicale (cervicalgia e cervicobrachialgia)
  • Fratture cervicali acute ed esiti
  • Neurinomi cervicali
  • Cisti articolare/sinoviale

RACHIDE DORSALE

  • Ernia toracica
  • Mielopatia dorsale
  • Fratture dorsali acute ed esiti
  • Scoliosi dell'adulto
  • Neurinomi dorsali
  • Cisti articolare/sinoviale

RACHIDE LOMBARE

  • Discopatia lombare
  • Ernia del disco lombare
  • Ipolordosi lombare
  • Radicolopatia lombare (lombosciatalgia / lombocruralgia)
  • Fratture lombari acute ed esiti
  • Sindrome della Cauda
  • Neurinomi lombari
  • Cisti articolare/sinoviale
  • Cisti radicolare sacrale (Cisti di Tarlov)