Gli OMEGA-3 sono grassi polinsaturi considerati essenziali; I due principi attivi contenuti nel Complesso Omega-3 sono l’acido eicosapentaenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico (DHA). L’EPA e il DHA contribuiscono a una corretta funzionalità CARDIACA. Gli Omega-3 EPA e DHA di origine marina sono studiati per la loro capacità di ridurre il fattore di rischio associato direttamente alle malattie cardiovascolari.
Questa classe di grassi si trovano principalmente in risorse marine come pesci, in particolare nel salmone. Per i vegetariani, si può trovare nei semi di lino, nei semi di chia e nell’olio di canola,
Una ricerca presentata recentemente conferma che l’assunzione di 1 g di acidi grassi Omega-3 EPA e DHA ha effetti positivi sulla riduzione del rischio di insorgenza delle malattie cardiovascolari. Ciò conferma l‘importanza di un’ottima dieta per mantenersi sani. Gli integratori alimentari, sebbene non sostituiscano una dieta varia e bilanciata, aiutano a ottimizzare l’alimentazione quotidiana. Inoltre, recenti studi hanno evidenziato un ruolo fondamentale dell'omega 3 nella prevenzione della formazione di tumori al seno! (Tesi pubblicata in una ricerca comparsa nel Journal of Nutritional Biochemistry).
Analizziamo le varie fonti che ci permettono l’assunzione di omega-3.
L’omega-3 è una molecola organica che presenta dei doppi legami, questi possono incorrere a vari processi ossidativi causando la formazione di sostanze tossiche; infatti si esordia il consumo di antiossidanti come la vitamina E da fonti esterne al pesce (ottimo antiossidante in questa situazione e ottima la derivazione dagli oli vegetali accompagnato dalla lecitina; si consigliano compresse masticabili "LECITINA E", anche molto gustose per questo apporto completo e combinato) agevola il nostro organismo e colma quel gap nutrizionale che il pesce non può fornire in quantità necessaria.
Questi processi ossidativi possono avvenire a vari livelli; ma soprattutto dipendono da come noi assumiamo la molecola. Infatti assumendola dal pesce, al contrario di come si dice, è poco conveniente proprio perché la cottura e il trasporto dell’animale ne incrementa i suddetti processi ossidativi.
Alcuni studi hanno dimostrato che gli omega 3, proprio a causa dell'ossidazione dovuta alla cottura, si trasformano in dannosi acidi trans nel giro di 30' a temperature di circa 170 gradi (con la frittura ovviamente ci vuole meno visto che si superano abbondantemente i 200 gradi). Questo non ci deve spaventare perché comunque esistono fonti alternative che non incorrono, in modo considerevole, a processi ossidativi: l’omega-3 presenta infatti un precursore reperibile in diversi vegetali, evitando le suddette problematiche di trasporto e cottura.
Tramite quali alimenti è meglio reperire il precursore?
Sicuramente l'alimento vegetale che più ne contiene è il seme di lino, dal quale è consigliabile assumere l'olio per una più facile assimilazione da parte del nostro organismo. In generale gli omega-3 è assimilabile in prevalenza dalle verdure a foglia verde, noci e legumi. Sempre e comunque...