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Quando l'ovvio non si vede....

Due pesci giovani passeggiando incontrano un pesce vecchio il quale gli domanda: "Com'è l'acqua oggi?"

I pesci giovani proseguono il loro percorso domandandosi cosa fosse l'acqua e se fosse il pesce vecchio fosse "registrato"....

 

 

Questo semplice aneddoto lo si racconta per evidenziare quanto spesso le cose ovvie non siano visibili o tangibili da tutti. 

Ci sono delle cose primarie e delle cose secondarie sulle quali possiamo lavorare per ottenere prima e meglio i nostri obiettivi. 

 

Il mio obiettivo per la tua salute è quello di renderti consapevole e cosciente della materia. 

 

La salute della colonna vertebrale impatta in maniera importante su tutto il resto dello scheletro

Non capita spesso di avere un problema di artrosi al ginocchio senza avere un problema biomeccanico della colonna vertebrale.

Cosi come non serve fare delle terapie a caso senza conoscere la diagnosi, non serve fare interventi più complessi o invasivi di quello che serve.

 

Se il mio obiettivo è quello di creare decompressione e aumento della funzionalità dei tuoi nervi e riesco a farlo risparmiando tessuti e abbassando i rischi, quella deve diventare la mia via maestra. 

 

Ci sono invenzioni dell'uomo che migliorano sempre, altre che invece rimangono così come sono da sempre.

 

Prendiamo il cellulare.

Ha continui aggiornamenti, migliorie perchè ha tanto margine di miglioramento, può avere diversi usi e applicazioni, è soprattutto perchè è recente. 

 

Prendiamo il cucchiaio invece. 

 

Dall'era dell'acciaio, non è mutato sostanzialmente, perchè realizza il suo scopo in maniera semplice ed esemplare.

Portare il cibo alla bocca. Certo qualcuno ha pensato di poterlo migliorare ma non ha avuto grande successo. 

 

 

La chirurgia vertebrale per certi aspetti mi ricorda il cellulare e per altri il cucchiaio. 

Se l'intervento di artrodesi per anni ha rappresentato lo standard, ora invece nascono tante migliorie che sulla carta danno dei vantaggi e nella realtà?

 

Qualsiasi scelta terapeutica che applico per i miei pazienti è basata sulla bilancia rischio - beneficio, ovvero se ci sono potenzialmente benefici per 5 volte i rischi, la scelgo.

 

Esempio

Ho una spina calcaneale, sceglierò la terapia conservativa con onde d'urto, non proporrò certamente l'intervento chirurgico come prima scelta, rischio basso, beneficio alto. 

 

Di fronte invece a una situazione più complessa, una spondilolistesi che porta a un deficit della forza di un arto inferiori, ho un rischio alto di permanere in quella situazione e una volta verificato il persistere della condizione e il non miglioramento della situazione con tutte le altre terapie, propongo l'intervento chirurgico-->beneficio alto, molto più alto del semplice " mi passa per un po' di tempo".

 

Ora questo stesso ragionamento lo posso applicare al tipo di intervento chirurgico 

 

L'artrodesi a cielo aperto è sempre stata considerata l'intervento di riferimento, perchè permetteva la visione di tutte le neurostrutture compresse dalla stenosi, causa dei dolori nelle gambe. 

 

Per aiutare i chirurghi e abbassare il rischio di mal posizionamento nasce la neuronavigazione, un sistema che permette al chirurgo di sapere in tempo reale dove si trova all'interno del paziente. 

Questo è strumento è stato usato molto spesso negli interventi aperti.

 

Cosa dire allora degli interventi a cielo chiuso o percutanei?

La conoscenza fine dell'anatomia associata all'utilizzo sapiente dei raggi x in sala operatoria abbassano l'esigenza di tali strumentazioni che spesso potrebbero rappresentare una specie di tentativo di evoluzione del "cucchiaio", un miglioramento solo apparente. 

Non ho bisogno di migliorare il fluoroscopio se si riesce a utilizzare bene, perchè il grado di miglioramento non è cosi significativo.

Se parliamo invece di sicurezza e conforto del chirurgo, è un'altra questione. 

 

e quindi?

 

seleziono i casi in maniera da avere il risultato migliore con meno invasività, sia come atto chirurgico, che come tecnologia. 

 

e i raggi in sala?

idem come sopra, se l'intervento viene realizzato con attenzione, il normale fluoroscopio potrebbe apportare meno raggi al paziente rispetto ai sistemi di navigazione, discorso diverso è per il chirurgo 

 

In futuro in effetti potrebbe arrivare anche un chirurgo robot che realizza gli interventi in autonomia o con la supervisione del chirurgo a distanza, ma tale miglioramento sarebbe cosi significativo per abbandonare il nostro "cucchiaio e le nostre stoviglie"?

 

Prosegue la storia della tecnica e della scienza.

Se fosse sempre tutto chiaro, non dovremmo fare studi scientifici e farci domande

Ma di solito, meno è più. 

ai miei maestri 

 

#chirurgiapercutanea #decompressioneindiretta #wiltse #posterolaterale #neuronavigazione #gabbieintersomatiche #lavangavito #stenosilombare #scoliosi #erniadeldisco

 

Sono il dr. Lavanga e da sempre mi domando "come posso migliorare la cura della colonna vertebrale dei miei pazienti?"
Sono il dr. Lavanga e da sempre mi domando "come posso migliorare la cura della colonna vertebrale dei miei pazienti?"