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Il connettoma

Il progetto Connettoma umano ha l'obiettivo di descrivere meglio le connessioni all'interno del cervello, descrivendo come ogni area abbia più relazioni multiple. Cominciato nel 2009 ha studiato 1100 adulti sani attraverso una risonanza speciale ad alto campo funzionale. Questi esami hanno messo in luce le diverse relazioni tra le diverse aree del cervello portando alla creazione di una database depositato su GitHub. 

 

Nel corso della vita questa rete cambia in funzione della reiterazione delle associazioni che facciamo, delle abitudini, dell'ambiente circostante e delle persone che frequentiamo. Tale aspetto viene spesso dimenticato quando abbiamo a che fare con un malattia che può essere considerata organica come per esempio le malattie degenerative della colonna vertebrale. 

Trattando un paziente da un punto vista sensitivo e motorio, portandolo di nuovo a poter svolgere queste azioni, sarebbe troppo superficiale analizzare il problema solo "perifericamente".

 

La gran parte del problema può essere risolta togliendo la zona di compressione, quando per esempio abbiamo un paziente con una stenosi lombare, ma non si può dimenticare tutte le molteplici relazioni che si hanno con l'encefalo.

 

Al suo interno sappiamo che si sono tre zone importanti:

 

- prosoencefalo (telencefalo e diencefalo con il talamo e ipotalamo)

- cervelletto

- tronco encefalico (midollo allungato -> midollo spinale, ponte e mesencefalo)

 

Ognuna di queste zone presenta delle caratteristiche elettive dirimenti: il telencefalo con la corteccia rappresenta la zona di elaborazione organizzata in aree ognuna deputata a un compito particolare, brevemente possiamo dire la parte sinistra svolge ruoli di calcolo e razionali, la parte destra creativi e di collegamento. Nel talamo e ipotalamo si compiono regolazioni fondamentali per la vita come la temperatura corporea e la regolazione delle concentrazioni nel sangue. Nel cervelletto esistono i principali controlli fini sul movimento e l'equilibrio mentre nel tronco encefalico oltre alla presenza dei nervi cranici esiste la connessione con la periferia attraverso il midollo spinale, struttura che darà "corrente ai motoneuroni" e quindi ai muscoli. 

 

Queste strutture cosi complesse ed elencate semplicemente per brevità qui sopra sono altamente collegate tra loro. Prima dell'avvento di questo progetto le relazioni presente potevano essere supposte e studiate in maniera indiretta. Ora esiste un database per verificare queste congetture. 

 

Certamente non dobbiamo essere neuroscienziati per capire che non esiste il solo allenamento muscolare per stare bene . Il mio scopo nell'elencare tutte le principali relazioni e funzioni delle neuro strutture è quello di stressare il concetto di:

 

a. prendersi cura del proprio corpo

 

Ogni qualvolta introduciamo sostanze che possono alterare il funzionamento di alcune aree del cervello è bene prenderne coscienza per capire che una singola azione può impattare pesantemente a distanza. Una dipendenza es. alcol non è un problema solo e soltanto per l'azione in sè oppure per l'aspetto sociale, lo stesso dicasi per il fegato che potrebbe essere coinvolto in prima battuta ma gli effetti a cascata multipli legati alle perdite di funzione e di performance delle singole aree del cervello. 

 

b. allenamento programmato

L'allenamento del corpo su base muscolare serve per abbassare il rischio delle malattie metaboliche e cardiovascolari, serve anche a controllare il peso e quindi a gestire i traumi ripetuti che sperimentiamo ma serve anche per mantenere attive diverse del nostro cervello. Fare una corsa in un terreno accidentato stimola in maniera diversa il cervelletto rispetto alla corsa sul tapis roulant. Torniamo al concetto di ormesi che spesso rievoco.

 

c. aspetto psicologico 

Prendere coscienza dei neurotrasmettitori che passano all'interno della nostra testa ci permette di capire come raggiungere lo stato di salute. Un paziente che non cammina per svariati motivi beneficerà moltissimo dell'approccio olistico che prende in considerazione un approccio non solo meccanico della questione. Se tuttavia non si ha una conoscenza che passa attraverso il dottore oppure personalmente, se non si ha in mente un obiettivo, difficilmente si può raggiungere lo stato di salute ideale, al massimo si può procedere a caso. 

 

 

Alcuni consigli per prendersi cura della propria testa

 

1. andare a dormire presto

2. cibi ad alto contenuto di acqua e acqua a basso residuo fisso

3. esporsi alla luce del Sole 

4. frequentare le persone 

5. leggere 

6. no alcol, no fumo, no sostanze ricreative 

7. creare connessioni di qualunque genere (musica, lettura, film, abilità motorie, culinarie,...)

8. sperimentare emozioni come gratitudine e perdono 

 

 

Questo è un passaggio fondamentale se si vuole capire le patologie della colonna vertebrale e in generale tutte le patologie. 

Quando anche il medico prende coscienza di questi aspetti riesce a eseguire il proprio mestiere a un livello totalmente diverso.

Se anche tu vuoi capire come tecnologia ed empatia riescano a collaborare, se vuoi scoprire quale progetto possiamo costruire insieme non è che da scrivermi sui WhatsApp. 

 

 

a presto, un abbraccio. 

Il connettoma, la connessione con il tutto per capire la nostra natura spiega il dr. Lavanga
Il connettoma, la connessione con il tutto per capire la nostra natura spiega il dr. Lavanga