La colonna vertebrale ha un ruolo fondamentale per permetterci di effettuare le attività di ogni giorno, dalla cosa più banale come camminare alla cosa più complessa, come l’esecuzione di uno sport. Essa “sostiene” il nostro corpo e non solo, “protegge” delle importantissime componenti nervose senza le quali il movimento e molto altro non avrebbe luogo, parlo del midollo spinale. Nel momento in cui la nostra colonna fallisce per varie cause come sollecitazioni/stress per determinate pratiche quotidiane, infortuni o per il semplice logorio che lascia lo scorrere nel tempo, si possono verificare episodi di disagio e dolore, condizioni patologiche anche molto frequenti…
Ma andiamo per gradi!
E’ importante innanzitutto illustrare cosa scaturisce dalla nostra colonna e cosa può essa “urtare” in caso di patologia e creare problemi: i nervi spinali.
- Il nervo spinale origina dall’unione di: due “radici posteriori” che si occupano delle informazioni sensitive e due “radici anteriori” che si occupano di quelle motorie. Dunque possiamo dire che un nervo spinale è “misto". Che vuol dire?
Nello specifico i nervi spinali hanno funzione:
-Motoria: l’impulso raggiunge i muscoli scheletrici e le ghiandole.
-Sensitiva: l’impulso va al SNC da parte dei recettori dei distretti periferici (nella cute per esempio, identificando magari la temperatura, la pressione, il dolore).
- Quindi misto perché il nervo spinale è costituito da due componenti motorie e due sensitive.
· Uscito dal foro intervertebrale il nervo spinale misto si divide in:
-“ramo anteriore” che innerva gli arti e la parte anterolaterale del tronco; i rami nella regione toracica restano indipendenti, mentre nelle due regioni dei rigonfiamenti (cervicali e lombari) i rami anteriori si uniscono tra loro e formano i plessi nervosi.
-“ramo posteriore” che innerva i muscoli e la cute della regione posteriore del collo e del tronco;
I nervi in generale permettono di trasmettere gli impulsi nervosi da e per il Sistema Nervoso Centrale (SNC) costituito da Encefalo e Midollo Spinale.
Esso per poter governate bene ogni componente del corpo deve interagire con il Sistema Nervoso Periferico (SNP).
- ·Che cos'è il SNP?
È formato da tante fibre nervose e dai gangli del Sistema Nervoso Somatico (SNS) e del Sistema Nervoso Autonomo (SNA) che si occupano di funzioni eterogenee:
· il SNS si occupa di inviare informazioni sensoriali che partono da neuroni sensitivi a livello dei gangli fino al SNC ed esso attraverso i motoneuroni governa i muscoli scheletrici. Si occupa quindi dei movimenti di tutti i muscoli volontari. È anche responsabile dell'arco riflesso ovvero movimenti involontari che non dipendono dal comando del cervello ma da una connessione all'interno del midollo spinale.
· il SNA è a sua volta diviso in: SN Simpatico, SN Parasimpatico e SN Enterico. L'organizzazione è più complessa: ogni ramo anteriore è connesso ad un ganglio attraverso un ramo comunicante bianco e un ramo comunicante grigio:
- Ramo comunicante bianco : è formato da fibre mieliniche (ricoperte di mielina), origina dal ramo anteriore del nervo spinale vicino al foro intervertebrale e raggiunge il ganglio vertebrale più prossimo (ce ne sono molti) ma può arrivare anche a gangli superiori o inferiori o sui gangli intervertebrali. Dentro i gangli paravertebrali troviamo fibre afferenti sensitive che ripercorrono il tragitto del ramo comunicante bianco e raggiungono il corno posteriore della sostanza grigia. Quindi sono fibre pre-gangliari .
- Ramo comunicante grigio : formato da fibre amieliniche, originano dai neuroni del ganglio vertebrale, raggiungono il ramo anteriore del nervo spinale, contraggono sinapsi con le fibre pre-gangliari arrivate al ganglio attraverso il ramo comunicante bianco e vanno infine al territorio da innervare. Sono fibre post-gangliari.
Infine il SNA si occupa delle funzioni "spontanee" che non governiamo volontariamente: il respiro, il battito cardiaco, la dilatazione delle pupille, la salivazione e il muco, movimenti del tubo digerente e la vescica.
- ·Se il Sistema Nervoso Somatico i motoneuroni innervano direttamente la muscolatura, le fibre del Sistema Nervoso Autonomo presentano un ganglio intermedio.
Il SN Simpatico permette di reagire a situazioni di stress e di pericolo determinando cambiamenti come l'aumento della pressione sanguigna e della frequenza cardiaca ed eccitazione adrenalinica; contrariamente il SN Parasimpatico agisce in condizioni di riposo per esempio rallentando i battiti cardiaci, la dilatazione dei vasi sanguigni…
Siccome a determinati livelli della colonna vertebrale abbiamo la fuoriuscita di fibre provenienti dalla componente sia simpatica che parasimpatica del SNA e i motoneuroni del SNS è chiaro che una compressione/lesione a carico di queste strutture caratterizzerà la sintomatologia che non sarà soltanto motoria/sensitiva ma anche "viscerale":
-alterazione del movimento dei muscoli volontari
-alterazione della "lettura" degli stimoli esterni che provengono dagli organi di senso
-deficit dei riflessi
-dolore e parestesie
-disturbi vegetativi (incontinenza)
- La discopatia degenerativa a livello sintomatologico può comportare dolore alla schiena che può interessare la zona cervicale, dorsale, lombare in base alla sede dei dischi patologici, soprattutto da seduto o nei movimenti di flessione o torsione; quando si solleva un peso. Oltre al dolore può determinare anche formicolio e/o debolezza muscolare lungo gli arti.
- Da cosa è dipeso il dolore? Tutto deriva dalla perdita della colonna della propria funzione di "ammortizzatore" e della sua resistenza alle deformazioni, in quanto con il tempo e l'avanzare dell’età i dischi intervertebrali perdono buona parte della loro componente acquosa (che assicura la resistenza della colonna) rendendo essi più fragili, poco elastici e poco resistenti alle sollecitazioni e agli shock diventando sempre di più disposti a deformazioni, lesioni…
- E il formicolio e la debolezza muscolare? Sono segni tipici della sofferenza nervosa: può avvenire una compressione da parte del disco intervertebrale usurato nei confronti dei vicini nervi spinali che fuoriescono dai forami intervertebrali!
Ciò che è fondamentale tenere conto è che la discopatia degenerativa può predisporre a: bulging discale e ernia del disco, la prima può essere preludio dell'altra.
· Bulging: il disco intervertebrale viene schiacciato e fuoriesce rispetto all'asse, in questo caso la struttura fibrocartilaginea del disco è intatta.
· Ernia del disco: in questo caso la struttura fibrocartilaginea è lesionata e fuoriesce il “nucleo polposo" che ha un'importantissima funzione antishock, cioè di ammortizzatore, attenuando le pressioni durante i movimenti. Senza esso e senza i dischi intervertebrali in toto la nostra colonna avrebbe una escursione articolare molto limitata!
- Il nucleo polposo andrà a comprimere ulteriormente i nervi (radicolopatia) ma anche il midollo spinale (mielopatia), inoltre la colonna vertebrale possiede molte strutture come muscoli, ossa, legamenti e articolazioni e ognuna presenta delle terminazioni nervose in grado di rilevare il dolore.
Infatti queste condizioni possono peggiorare la sintomatologia precedentemente descritta tipiche della discopatia degenerativa comportando:
-Difficoltà ad eseguire le più banali attività quotidiane;
-Assenza di sensibilità a livello degli arti;
-Zoppia;
-Dolore acuto e tagliente che insorge improvvisamente;
- ·Rivolgersi al medico quando:
- A riposo invece di migliorare, i sintomi peggiorano;
- Sintomi dopo un trauma;
- Un peggioramento improvviso senza motivazione dei sintomi;
- Perdita della funzione sfinteriale;
- Assenza di sensibilità.
Egli individuerà la vostra problematica e l'opzione terapeutica più adeguata!
Martina De Luca della pagina "physio.terapia"