· 

La Dieta Equilibrata

Il concetto di Dieta Equilibrata è assai complesso, ma potrebbe essere descritto come uno stile di vita che garantisce, attraverso l’apporto quantitativo corretto di macronutrienti e micronutrienti, un introito calorico in grado di soddisfare le richieste metaboliche dell’organismo.

 

Sarebbe importante anche sottolineare il concetto di qualità di nutrienti che si assumono attraverso l’alimentazione, poiché potremmo assumere un intake energetico adeguato al fabbisogno giornaliero, ma non proveniente da un’alimentazione corretta ed equilibrata che dovrebbe, invece, comprendere l’assunzione non soltanto di una certa quantità di nutrienti (carboidrati; lipidi e proteine) che variano da un soggetto a un altro; ma scegliere gli alimenti che soddisfino tali richieste energetiche giornaliere (ad esempio: carboidrati poco raffinati; lipidi polinsaturi e monoinsaturi; proteine ad alto valore biologico).

 

Negli ultimi decenni Istituzioni pubbliche e Organismi scientifici hanno dato vita a Linee guida o Direttive alimentari. Nella medesima direzione si sono mosse le principali Agenzie internazionali incentrate sul settore riguardante sia l’alimentazione sia la salute.

 

In Italia, fin dal 1986 l’INRAN si è fatto carico di tale iniziativa e, con la collaborazione della comunità scientifica nazionale, ha predisposto e conseguentemente diffuso le prime “Linee guida per una sana alimentazione italiana” (fonte scientifica: “Inran, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione”).

 

Nel 1997 con analoghe modalità è stata predisposta la prima revisione, cui segue quella del 2003. I motivi legati alla necessità di aggiornamento sono essenzialmente due. Il primo è dato dalla continua evoluzione delle conoscenze scientifiche circa il ruolo dei singoli nutrienti e di vari componenti minori, e i relativi bisogni nell’ambito di una dieta equilibrata. Il secondo è certamente quello del mutamento dei consumi, delle abitudini e degli stili di vita, nel quadro di una società che dimostra sempre più attenzione alle correlazioni fra alimentazione e salute, ma che allo stesso tempo vede aumentare sia le patologie associate a una dieta eccessiva e/o squilibrata, sia la confusione e la disinformazione legate a ruoli e funzioni riguardanti i concetti di alimenti e nutrienti.

 

L'energia viene introdotta con gli alimenti che quotidianamente si consumano ed è utilizzata dal corpo sia in condizioni di riposo (per mantenere in funzione i suoi organi, quali cervello; polmoni; cuore; etc.), sia durante l'attività fisica (per far funzionare i muscoli). Se si introduce più energia di quanta se ne consuma, l'eccesso si accumula sotto forma di grasso corporeo, determinando così un aumento di peso. Se invece si introduce meno energia di quanta se ne consuma, il corpo utilizza le sue riserve di grasso per far fronte alle richieste energetiche. Il metabolismo è variabile da un individuo a un altro, pur introducendo la stessa quantità di energia con la dieta e avendo uno stile di vita simile, una persona potrebbe tendere a ingrassare di più rispetto a un’altra. Questo in realtà è legato a diversi fattori, ma in ogni caso l’aumento di peso legato a un incremento del grasso corporeo non può che essere considerato il risultato di un eccesso di energia rispetto alle reali necessità individuali. Chi appartiene a questa categoria di persone dovrebbe dunque prestare maggiore attenzione all’alimentazione, ma anche svolgere più attività fisica.

 

Numerosi studi scientifici (fonte scientifica: "La Dieta Mediterranea". Le evidenze scientifiche del suo ruolo protettivo nei confronti dell’aterosclerosi coronarica e delle malattie dismetaboliche. Annunziata Alessandro. Cacucci Editore S.as., 2013-256 pagine”), hanno dimostrato che un’alimentazione basata sul consumo di cereali, legumi, ortaggi e frutta avrebbe un effetto protettivo dalla comparsa di numerose malattie molto diffuse nei paesi sviluppati/industrializzati, in particolare diverse forme di tumore e malattie cardiovascolari (patologie cardiovascolari; ipertensione; infarto; ictus), malattie dell’apparato respiratorio (asma e bronchiti), malattie dell’apparato digerente (diverticolosi; stipsi; sindrome del colon irritabile).

 

DIETA MEDITERRANEA

 

La Dieta mediterranea è considerato il modello alimentare che ha ricevuto più attenzione dalla comunità scientifica, è divenuto, in tutto il mondo, sinonimo di alimentazione sana e di stile di vita in grado di mantenere l’organismo in salute, prevenire la maggior parte delle patologie oggi più diffuse e garantire una lunga aspettativa di vita (fonte scientifica: “A Mediterranean diet pattern with low consumption of liquid sweets and refined cereals is negatively associated with adiposity in adults from rural LebanonC Issa,N Darmon,P Salameh,M Maillot,M Batal & D Lairon (International Journal of Obesity volume 35, pages251–258-2011”).

 

E’ un modello di dieta sostenibile a diversi livelli: salute, ambiente e socio-economia, poichè contribuisce a preservare la qualità, la sicurezza alimentare e nutrizionale, ma anche perché è in grado di promuovere la gestione delle risorse ambientali attraverso l’utilizzo di sistemi di produzione agricola legati al territorio e al patrimonio locale culturale.

 

Alla luce di quanto detto sopra, nel 2010 la Dieta Mediterranea viene dichiarata dall’UNESCO patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Essa fu scoperta negli anni ’50 da Ancel Keys, un nutrizionista americano, il quale si accorse che le popolazioni del bacino mediterraneo erano colpite in minor misura da determinate patologie rispetto al popolo americano. Il suo studio dimostrò, infatti, come la dieta mediterranea fosse in grado di contrastare/ridurre le cosiddette “patologie del benessere”, sempre più diffuse nei paesi industrializzati. Per comprendere al meglio quali siano gli alimenti da consumare che sono alla base della dieta mediterranea, negli anni ’90 fu proposta una piramide alimentare* che meglio chiarisse il concetto, essa riportava la distribuzione e la frequenza di consumo di alimenti nell’arco della giornata. Alla base furono riportati i cibi che dovevano essere consumati con maggiore frequenza, mentre verso l’apice quelli potenzialmente e concretamente ritenuti dannosi per la nostra salute; da limitare/evitare il più possibile.

 

 

 

 

                                              

   PIRAMIDE        ALIMENTARE 

 

“Sana e Corretta Nutrizione”:

Perché fare integrazione?

 

Per mantenere un corpo sano e in salute abbiamo bisogno di assumere tutti i nutrienti giusti. L'alimentazione moderna rende difficile tutto ciò. Oggi rispetto agli anni ’50 c’è una maggiore richiesta di cibo da parte del consumatore, il processo di iperproduzione da parte delle industrie alimentari, che devono quindi far fronte a questa richiesta impellente di cibo, ha fatto sì che gli alimenti si sono sempre più impoveriti di principi nutritivi importanti. Questo processo facilita la comparsa di carenze nutrizionali importantissime, legate alla comparsa di malattie che oggi sono sempre più in aumento (fonte scientifica: “OMS, l’Organizzazione Mondiale della Sanità dice che 1/3 delle malattie cardiovascolari e dei tumori possono essere evitati attraverso una sana e corretta nutrizione”).

 

Per semplificare, immaginate che il cibo che acquistate sia vuoto e privo di principi nutritivi molto importanti che ogni giorno vengono a mancare al vostro organismo. Alimentazione e Nutrizione sono concetti molto diversi, pur mangiando cibi naturali e salutari è sempre più difficile ottenere tutti i nutrienti necessari ed ecco perché è importante un'integrazione che vada a colmare le carenze nutrizionali. Da qui, l’esigenza di integrare MacroNutrienti e MicroNutrienti essenziali per il buon funzionamento dell’organismo.

 

Articolo realizzato da:

Dott.ssa Maria Paola Cappello

Dietista Specialista in Nutrizione Clinica.

 

Per ulteriori informazioni...