"Riposarsi non significa non fare nulla, significa recuperare"
Non sono parole mie, ma del dr. Josselyn che nel libro "Why be tired?" descrive le proprietà del sonno ma soprattutto come gestirlo nella maniera migliore.
Più volte avrete sentito parlare di come il sonno sia un concetto fondamentale da preservare la nostra salute, di quanto le 8 ore di notte siano importanti, ma in pochi avranno sentito parlare di modulazione delle ore del sonno.
Qualcuno, non un medico, si è preso la briga di andare a verificare scientificamente come il riposo potesse influire sul rendimento nel lavoro.
A inizio 1900 un ingegnere Frederick Taylor dimostrò che un manovale rende il triplo se gli viene concessa un'ora di sonno durante la giornata piuttosto che lavorare ininterrottamente.
Come fece?
Registrò con il cronometro un manovale mr. Smith, che doveva spostare dei bancali di acciaio, senza ordini particolari eccetto l'orario di lavoro, riusciva a movimentare 12 quintali di acciaio cominciando dalle 6.00 alle 13.00. Al termine del turno, tutti gli operai si sentivano distrutti e tornavano a lavorare il giorno dopo.
Il cambiamento
Taylor decise di far riposare 36 minuti ogni ora il candidato. Quindi in definitiva lavorava 24 minuti ogni ora, lavorava meno di quanto riposasse.
Il risultato?
Tale Smith spostò 47 quintali di acciaio, oltre 4 volte la media e questo risultato rimase stabile per anni, osservato anche in altri operai, mentre le ore di sonno notturno rimasero invariate.
Se leggi il mio blog sai che da tempo insisto sul mantenimento degli stessi orari per andare a dormire e per svegliarsi, sull'astensione dell'esposizione agli schermi (tv, cellulare e pc) 1 ora prima di andare a dormire, tutte cose risapute.
Forse prendersi un po' di tempo prima di sentirsi stanchi è una metodica valida.
Bisogna prevenire la stanchezza.
Questo per innumerevoli ragioni legate agli equilibri dei nostri sistemi tampone nel nostro organismo, sui bioritmi e sulla salute mentale, ma ancora un volta torniamo ai nostri muscoli.
Certo i muscoli consumano una quantità enorme di energia, mettere a riposo la colonna vertebrale quando lavoriamo è una strategia intelligente per (1) prevenire il dolore e (2) rendere maggiormente sul lavoro.
Fai un lavoro sedentario e pensi di non poterti riposare per non sposti "bancali di ferro".
Errato.
E' stato dimostrato che moltissime delle sensazioni che generare tensione nei lavoratori sedentari da ufficio, sono psicologiche. Il segretario che a fine giornata torna a casa con il mal di testa, magari è anche perchè ha una emicrania che conosce solo il suo neurologo ma magari è anche legata al continuo stress da parte dei colleghi, situazioni di incomprensioni con il suo capo o i suoi pari, in definitiva stress e tensioni psicologiche che potrebbero essere allentate con del riposo, riposo che prevenga la stanchezza mentale.
Alzarsi dalla sedia ogni ora, non è un consiglio "campato per aria" ma frutto di studi ed esperienza. Permette la riattivazione della pompa muscolare ma soprattutto mette in condizione il soggetto di "svagarsi" e quindi rilassarsi. Se prendi coscienza di questi concetti riuscirai a capire che "riposarsi prima di stancarsi" è meglio che dormire 12 ore per notte, magari al mattino, un momento magico che ha "l'oro in bocca".
Cari pazienti, per oggi è tutto
buon riposo .
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